Leggendo un articolo di Pasolini, ho avuto chiaro in un solo istante, come fosse un’illuminazione, che senza gli intellettuali, quelli veri appunto, l’esistenza dell’intera umanità sarebbe stata e sarebbe in pericolo. Non saremmo in grado di immaginare alcune cose, di interpretale, se non ci venissero spiegate da un intellettuale. E la nostra vita sarebbe misera e arida.

Senza gli intellettuali, quelli veri appunto, avremmo rischiato di camminare lungo traiettorie sbagliate senza mai accorgerci degli errori. L’umanità intera avrebbe rischiato e rischierebbe in continuazione di correre verso un baratro, senza speranza di fermarsi in tempo.
Senza gli intellettuali, quelli veri appunto, non ci sarebbe stata alcuna storia dell’evoluzione dell’uomo. La mediocrità dell’intelligenza media, così come della mia, non ci avrebbe portato ad interrogarci sull’esistenza, sulla vita, sulla giustizia, sulla fede, sulle ideologie. Avremmo rischiato di mangiarci l’uno con l’altro.
Tutti sappiano che non è detto che i punti di vista siano gli stessi. Mai lo sono. Almeno una piccola differenza di veduta tra due persone è normale che ci sia. Su qualsiasi argomento. E spesso fronteggiamo chi ha idee diverse con la presunzione di avere ragione e di imporre la nostra idea.
Ogni idea diversa dalle nostre è invece preziosa ed arricchisce la nostra esistenza. Se tutti la pensassero nello stesso modo, non si avrebbe confronto alcuno, nessuno stimolo a rivedere le proprie idee. Ed allora quando troviamo un’idea diversa accogliamola con curiosità e rispetto, come preziosa ed unica grande opportunità mettersi in discussione e di arricchirsi. Potrebbe perfino essere l’idea di un intellettuale ed in qual caso una fonte di salvezza nostra e dell’umanità intera.