Milioni di persone muoiono di fame e di sete, di malattie ed indigenza. Ci sentiamo tutti sollevati dal peso di tale problema in quanto è facilissimo pensare, e forse non a torto, che sia un problema rispetto al qual noi con azioni personali non riusciremo mai ad incidere. Sicuramente nessuno di noi può risolvere il problema della fame e della sete nel mondo così come nessuno di noi può sottrarsi dal riconoscerlo. La disponibilità dell’acqua e del cibo per chi oggi muore di fame e di sete, è un tema fondamentale che va affrontato per la dignità dell’umanità intera, che dobbiamo affrontare per la dignità di ciascuno di noi.
E se fino ad oggi è stato possibile sottrarsi dall’evidenza della fame e della sete nel mondo, perché fenomeni di terre lontane, sempre di più chi ha fame e chi ha sete si sta spostando e ci viene a trovare e con la forza che gli rimane ci viene a sussurrare da vicino che c’è nel mondo chi sta morendo di fame e di sete, di stenti e di guerre.
Non c’è una rappresentazione corretta del fenomeno da parte della stampa, del giornalismo. Siamo stati abituati a risolvere i problemi dal più difficile al più facile ed allora dovremmo avere il tema della povertà, della fame e della sete nel mondo come primo pensiero della società. Invece no, i problemi sono altri. Ed anche la sostenibilità oggi viene sostenuta dal mondo della finanza non come valore umano ma come nuovo boost per l’economia. Ben venga se serve ad aiutare questo pianeta.
Approfondiremo tali temi per quanto possibile e per quanto saremo capaci, dando evidenze delle iniziative atte ad affrontare tale problematica; sarà uno degli assi lungo i quali i nostri approfondimenti si muoveranno senza alcuna pretesa di riuscire a dare un contributo.