Senza anima

Non è possibile che tu abbia un’anima,
non riusciresti a pensare di sganciare bombe su un ospedale pediatrico.
Non è possibile che tu abbia un’anima,
non riusciresti a pensare di sganciare bombe su due ragazzi che si amano.
Non è possibile che tu abbia un’anima,
non riusciresti a pensare di sganciare bombe su un vecchio che chiede solo di poter passare in pace gli ultimi giorni della sua esistenza; anche quei pochi giorni ti interessano e ti porti via.
Non è possibile che tu abbia un’anima,
non riusciresti a pensare di sganciare bombe su un’intera popolazione inerme che appartiene all’umanità.
Non è possibile che tu abbia un’anima,
non riusciresti a dormire dopo tutto il dolore che stai provocando e dovresti morire avvolto nella tua follia.
Non è possibile che tu abbia un’anima,
non riusciresti a pensare di sganciare una bomba sui miei fratelli che nulla chiedevano se non semplicemente di vivere.
Eppure tu riesci a fare tutto ciò, come una bestia feroce che dilania la sua preda.
Ma quella è una bestia tu dovresti essere un uomo.
Non è possibile che tu sia un uomo e neanche che tu sia una bestia.
Non è possibile che tu sia.
Il loro coraggio, le note della loro musica, le loro ragioni, le loro debolezze, le loro umanità
ti seppelliscono e non occorre sapere cosa tu sia o non sia.
E’ solo importante che tu sia seppellito e che tu rimanga solo
per sempre senza alcuna possibilità di redenzione.

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I nostri contributi

Ogni mese un’azione coerente all’Agenda 2030 per poter dare un contributo seppure minimo a che gli obiettivi siano raggiunti.

Ognuno di noi può fare qualcosa. E’ importante guardare avanti e credere che in 10 anni si possa costruire un mondo diverso, più bello.

E’ una grande opportunità da non perdere, per noi, per le generazioni future, per il pianeta Terra.

Sono tutti obiettivi che potrebbero sembrare dettati da un atteggiamento filantropico; non è così o per lo meno non solo così ed è questa la vera opportunità. Continuare così, sfruttando le risorse, accettando la povertà, la fame e la sete o comunque non combatterle, non è più un atteggiamento a lungo sostenibile.

Comprensione

Nel relazionarsi quotidiano è sotto la nostra responsabilità ed il nostro completo controllo, il garantire agli altri l’ascolto e la comprensione degli stati d’animo, delle debolezze, dei dubbi, delle paure, dei timori. Ascoltare per comprendere.

La solitudine nell’epoca in cui viviamo, è una delle principali cause della nostra sofferenza. Viviamo spesso lontani dai nostri genitori che intanto invecchiamo in solitudine, lontani dai nostri fratelli, dalle nostre sorelle, dai nostri parenti, dai nostri territori, dalle nostre tradizioni e dai nostri amici di infanzia. Viviamo isolati. Per inseguire un lavoro che ci soddisfi ci siamo trasferiti ed abbiamo rinunciato a legami ed affetti, limitandoci a preservare, laddove possibile, il rapporto con il consorte e i figli.

Non solo noi siamo isolati ma ancor di più lo sono i nostri figli che vivono lontani dai nonni, dagli zii, dai cugini e dai nipoti e che si trovano in un territorio che non gli garantisce tradizioni e radici. Ed allora sovviene spesso la solitudine, la carenza di relazioni affettive e ci sentiamo soli; non abbiamo con chi confidarsi, con chi parlare, non abbiamo chi ci cerca, non abbiamo un rifugio dove andare. Trovare qualcuno che sia sinceramente aperto ad ascoltare, a confidarsi, a comprendere diventa prezioso.

Così come noi apprezziamo chi ci ascolta e ci comprende, gli altri apprezzeranno la nostra propensione all’ascolto ed alla comprensione. Probabilmente non avremo risposte da dare né soluzioni per risolvere dubbi e problemi altrui ma già nell’ascolto e nello sforzarsi a comprendere, avremo avuto modo di partecipare, condividere e probabilmente avremo contribuito a dare sollievo. A volte non siamo ben disposti a farlo, a volte per non perdere i nostri privilegi poniamo già in fase di ascolto delle barriere per proteggerci. Può essere scomodo ascoltare e comprendere le esigenze altrui. Per capire gli altri è necessario ascoltarli con attenzione, confrontarsi, comprenderli. Oggi c’è chi muore di silenzio. E non ci accorgiamo che con loro muore ogni giorno anche una parte della nostra dignità di uomo.

Ed allora molto, moltissimo possiamo fare ogni giorno nel rompere il silenzio esistenziale che avvolge e deprime le persone attorno a noi avendo un sincero atteggiamento e non solo, di ascolto e comprensione.

L’importanza di ascoltare

Ascoltare gli altri, come ascoltare sé stessi, è fonte di arricchimento, è un valore imprescindibile per una società inclusiva, intelligente, moderna. L’inclusione, la sostenibilità sono conseguenze dell’ascoltare. Ascoltare gli altri, come ascoltare sé stessi è fonte di arricchimento, è un valore imprescindibile per una società inclusiva, intelligente. I valori che oggi le società, il mondo della finanza, stanno riscoprendo nascono dall’ascolto. L’inclusione, la sostenibilità sono conseguenze dell’ascoltare.

Ascoltare senza preconcetti, con rispetto ed attenzione, le parole. Per accogliere le idee ed i sentimenti che tali parole esprimono. Ascoltare le parole che a noi suggerisce il nostro cuore, ascoltare le nostre sensazioni, ascoltare le parole degli altri, gli stati d’animo, le gioie e le tristezze. 

Ascoltare per includere, per confrontarsi, per arricchirsi, per crescere per scegliere. In ogni parola che giunge a noi, da ovunque giunga, c’è una grande opportunità di crescita. Essere certi che gli altri ci ascoltino e garantire agli altri l’ascolto. 

Abbassare ogni barriera che non permetta di ascoltare con serenità. Ascoltare anche i silenzi che, come le parole, insegnano molto e fanno crescere.

Non tutti sono disponibili all’ascolto, non tutti hanno tale predisposizione. Ma senza ascolto non c’è possibilità di crescita e chi non ascolta, non sa ascoltare, rimane limitato nel recinto stretto del proprio “io”.